p. leminski

in italiano

 


Traduzioni del sito Ponto de Encontro
http://www.ponto.altervista.org/Livros/Doc/leminski.html




Paulo Leminski
(Curitiba, Paraná, 1944-1989)

Ex professore di storia e redazione in corsi pre-universitari, la sua attività professionale si sviluppa prevalentemente, nella sua città natale, in creazioni e redazioni pubblicitarie multimedia. I suoi primi poemi furono pubblicati nella rivista Invenzione nel 1964, ma divenne famoso con Catatau, romanzo del 1975, opera "maledetta" caratterizzata dall'estremo sperimentalismo linguistico e narrativo.

Ha attraversato diverse aree: poesia, prosa, traduzioni, TV, musica popolare. Come compositore, da solo o assieme ad altri compositori, creò testi e musica di alcune canzoni interpretate anche da Caetano Veloso.

Ha pubblicato diversi libri, tra cui: Caprichos e relaxos (poesia, 1983), Giacomo Joyce, di James Joyce (traduzione, 1985), Sol e Aço, di Yukio Mishima (traduzione, 1985), La Vie en Close (poesia, 1991), Metaformose (prosa, 1994), Winterverno (poesia, 1994), O ex-estranho, (poesia, 1996), selezione fra gli ultimi inediti del poeta curata da Alice Ruiz S. e Aurea Leminski.

 


 


Quando avrò settanta anni


Quando avrò settanta anni 
terminerà questa mia adolescenza 

lascerò perdere la vita spensierata 
e completerò la mia libera docenza 

farò quello che mio padre vuole 
cominciare la vita col piede giusto 

farò quello che mia madre desidera 
sfruttare le occasioni 
di entrare nella società che conta 
e portare a termine il mio corso di diritto 

vedrò tutto con consapevolezza 
quando finirà questa mia fanciullezza 

(trad. Pierino Bonifazio)



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Felice coincidenza qualunque coincidenza è mera somiglianza mentre chisciotte pensa sancho gratta la sancha panza ogni cosa sia uguale che il rosso sia verde l'azzurro sia giallo e il sempre sia giammai (traduz. equipe O Ponto de Encontro)
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Take p/Bere fu tutto un gran spavento tutto molto brusco tutto come la risposta resta quando giunge la domanda questo ecco discorso a metà che è quando da lontani noi si continua insieme (traduz. equipe O Ponto de Encontro)
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Invernacolo Questa lingua non è mia, ognuno lo comprende. Quando il senso cammina, la parola attende. Forse dico appena bugie, magari solo mento verità. Così mi parlo, io, minima, chissà, mi spiace, non si sa. Questa non è la mia lingua. La lingua che parlo accenna una canzone antica, la voce, oltre, senza parola. Il dialetto che si usa al margine sinistro della frase, ecco la parlata che mi "lusa", io, mezzo, io dentro, io quasi. Ho già detto di noi. Ho già detto di me. Ho già detto del mondo, Ho già detto ora, io che ho già detto mai. Tutti lo sanno, ho già detto molto. Ho l'impressione d'aver già detto tutto. E tutto così all'improvviso. (traduz. equipe O Ponto de Encontro)
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